martedì 14 maggio 2019

La casa domotica vale di più di quella “tradizionale”!



Tecnologia e comfort in casa non sono più un semplice optional, ma un tassello vincente nel mercato immobiliare. Secondo una recente analisi di ProntoPro.it, almeno un quarto delle richieste di preventivo ricevute dal portale riguarda dispositivi domotici: il 14% per comandare da remoto varie aperture e chiusure (porte, cancelli, basculanti, tende, finestre) e il 13% per gestire in maniera intelligente il riscaldamento. E il portale Houzz registra come il 24% dei nuovi proprietari di casa che opera una ristrutturazione dopo l’acquisto inserisce almeno un elemento domotico. Insomma, la domanda c’è!
Un numero crescente di persone, infatti, sta prendendo coscienza dei numerosi vantaggi in ballo e lo testimoniano i numeri: secondo l’ultimo Osservatorio del Politecnico di Milano, il business è cresciuto del 23% nel 2016, raggiungendo quota 185 milioni di euro.

Ma quanto incide sul prezzo di una casa la componente domotica?

Oltre a elevare il grado di comfort e praticità, la casa domotica vale in media tra l’8% e il 12% in più rispetto a soluzioni “tradizionali”, con punte che sfiorano addirittura il 30% nel caso di alcuni appartamenti.


Questo dato arriva da una rassegna di decine di annunci pubblicati su Immobiliare.it che mettono in evidenza le installazioni domotiche (non solo a Milano e Roma, ma anche in centri medi come Treviso o Parma). In tutti i casi, il prezzo di vendita si colloca nella fascia più alta di valori, rispetto alla media calcolata dal portale per appartamenti simili. Il vantaggio, dunque, è di circa il 10%. Anche se, nella maggior parte delle ipotesi, è probabile che questo vantaggio derivi dalla ristrutturazione complessiva, più che dall'implementazione della domotica in sé. Si tratta, però, di un aspetto ormai imprescindibile per chi affronta un investimento immobiliare.

Fonte:

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lunedì 13 maggio 2019

Alexa scoraggia i ladri, proprio come Kevin in "Mamma, ho perso l'aereo" !


I furti in casa si possono prevenire con la domotica. Il tradizionale impianto antifurto, utilizzato ancora dai più per difendere la propria casa dai ladri, sembra essere cosa superata. Un semplice allarme che si attiva non spaventa più i ‘professionisti’ del furto, che spesso conoscono anche le tecniche per disattivare il sistema, intrufolandosi in casa tranquillamente.


La smart home è ormai il sistema più evoluto di controllo e sicurezza della casa. Una casa sempre connessa con noi è il futuro perché permette di accendere e spegnere le luci anche quando si è a distanza, in modo da lasciar intendere che c'è qualcuno in casa anche quando siamo lontani. Da un'unica centralina e con un sistema sempre funzionante è possibile osservare e controllare le aperture della casa, attivare le telecamere e persino azionare l'eventuale irrigazione del giardino. Con la domotica ogni casa è più efficiente e sicura per permettere a tutti di partire in totale sicurezza e tranquillità.


Ma scopriamo come, concretamente, la domotica può aiutarci a tenere lontani i ladri da casa nostra!
Sicuramente ricordiamo tutti la scena del film “Mamma, ho perso l’aereo” in cui Kevin, per scoraggiare i due malcapitati ladri Marv e Harry, fa partire la scena di un film ad alto volume per far credere che ci sia qualcuno in casa. 




Ecco, Alexa, tramite la nuova funzione chiamata Alexa Guard, fa una cosa simile, in modo automatico!

La funzione Guard si attiva con il comando vocale "Alexa, sto uscendo di casa". Non appena questo comando viene registrato, i prodotti Echo entrano in modalità monitoraggio per rilevare suoni come la rottura dei vetri, l'allarme del rilevatore di fumo o simili. Se tali suoni venissero rilevati, il proprietario verrà informato di un possibile incidente a casa. Ma, oltre alla funzione di allarme, sarà presente anche una funzione in grado di accendere e spegnere in modo casuale i prodotti Smart Home collegati per simulare la presenza di qualcuno all'interno dell'immobile.

Inoltre, per rendere il tutto ancor più credibile agli occhi dei malintenzionati, fondamentale è il ruolo del dispositivo Echo, un piccolo e compatto smart speaker, dotato di intelligenza artificiale, al quale è stata da poco aggiunta una nuova funzione chiamata Away Mode, in grado di far riprodurre allo speaker una serie di conversazioni, così da simulare la presenza di qualcuno in casa, quando in realtà non c’è nessuno, proprio come fece Kevin nel film! 
Questa novità aiuta moltissimo a scoraggiare l'ingresso di ladri nella nostra abitazione, senza bisogno di lasciare accesi TV, radio o luci. Al momento è disponibile solamente in lingua inglese con sette conversazioni. Non è da escludere però che possano essere introdotte anche delle conversazioni in italiano.
Aleza Guard aiuta senz’altro a prevenire l’effrazione. Al momento, è stato introdotto negli Stati Uniti attraverso un aggiornamento del software Echo. Purtroppo non si sa ancora se e quando sarà distribuito nel nostro paese.



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domenica 12 maggio 2019

LA CASA DOMOTICA adesso è realtà!! BTicino Living Now

Controlla interruttori e prese direttamente dal tuo Smartphone

BTicino Living Now è una nuova serie, tutta italiana, di interruttori, prese e placche, pensata per essere integrata sia con i sistemi tradizionali già esistenti che con i nuovi impianti connessi, permettendo di creare una vera e propria Smart Home. La fusione tra tradizionale e smart rappresenta infatti la carta vincente di Bticino Living Now. La proposta è quella di un sistema elettrico tradizionale che si adatta ad ogni tipo di casa ed esigenza ma che presenta funzioni di connettività e che non richiede operazioni che stravolgano il classico sistema di cablaggio. Il design rivoluzionario, con placche di comando innovative, rappresenta poi un plus non indifferente.

Design

Il design è sicuramente un punto di forza della linea. Un design pulito e minimal, pensato per uniformarsi ad ogni tipo di ambiente. La parte estetica resta separata da quella funzionale di cablaggio, facilitando i lavori di installazione o manutenzione. Placca ed interruttore si fondono in unica ed elegante interfaccia, con tasti e prese che si estendono verso il basso e verso l’alto. Questo permette ai comandi di essere full touch; ciò significa  che è possibile attivare interruttori e funzioni toccando su qualsiasi punto del tasto (al centro, in basso e in alto). Una volta premuto, questo ritorna nella sua posizione originale, restando allineato con la placca.  L’effetto floating, garantito da un sistema di leve che permette alla cornice di muoversi sui quattro lati mentre il corpo rimane fissato, regala leggerezza alle interfacce, facendole aderire perfettamente alla parete, come se galleggiassero realmente sulle superfici.

È possibile scegliere tra tre colori per le cover (bianco, sabbia e nero) e 16 rifiniture per le placche. Il sito ufficiale BTicino offre anche una sezione chiamata configuratore che permette di simulare la propria interfaccia.

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Una casa nativamente connessa

L’aspetto più ‘invitante’ per gli amanti della domotica consiste proprio nel fatto che integrando i nuovi dispositivi intelligenti della linea Bticino Living Now with Netatmo, sarà possibile ottenere un vero e proprio impianto smart che consente la gestione dell’energia, delle luci, termostati e tapparelle. Questi dispositivi sono programmati per comunicare sia tra di loro che via radio con il Gateway (l’hub domotico), il quale è connesso a sua volta al WiFi. Le funzioni e i vari aspetti della casa, potranno essere controllati, oltre che manualmente, tramite l’App Home+Control.  Inoltre, novità degna di nota, sarà possibile il controllo vocale, grazie alla compatibilità con smart speaker come Google Home e Amazon Echo (Alexa), sistemi come Apple Home Kit o semplicemente smartphone dotati di assistente vocale (Siri, Google Assistant).











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giovedì 9 maggio 2019

Alexa vs Google. Quale scegliere e perchè?


La battaglia per essere il miglior assistente vocale a dominare le nostre case è iniziata bene e senza esclusioni di colpi. Vediamoli tutti i dettagli e le caratteristiche di questi due campioni. 


Google Home vs Amazon Echo: Design e prezzi

Gli speaker intelligenti di Google e Amazon si presentano alla vendita attraverso varie forme e modelli, divisi per fascia di prezzo, funzioni e design. Molta più scelta per Amazon Echo, con quattro differenti modelli, rispetto a Google Home, che ne offre due. 


Google Home possiede un design essenziale, con dimensioni contenute e una forma a “cilindro tagliato”, disponibile in vari colori grazie alla griglia della cassa personalizzabile. Il dispositivo della grande G è venduto al prezzo di 149,90 euro, ma chi vuole risparmiare (magari provandolo per la prima volta) può optare per Google Home Mini, che non può essere utilizzato in tutta la casa ed ha dimensioni ridotte (l’aspetto ricorda un piccolo ciottolo) con una potenza audio relativamente inferiore, acquistabile a 59 euro.

Amazon offre un’offerta decisamente più alta e competitiva con ben quattro dispositivi diversi per fascia di prezzo e utenza a cui rivolgersi: Echo Dot, l’alter-ego di Google Home Mini, è disponibile a 59 euro; Echo, una versione di mezzo tra Home e Echo Dot, è acquistabile invece a 99 euro. Presenti in Italia anche i modelli Echo Plus, che per 149 euro propone un dispositivo già preimpostato per la domotica ed Echo Spot: lo speaker intelligente dotato di display, anche per le videochiamate, al prezzo di 129,99 euro.Amazon Echo, acquistabile a 99 euro
Il design di Amazon Echo, e dei suoi fratelli minori, è decisamente più elegante rispetto alla controparte Google Home


Funzionalità Amazon Echo
Risultati immagini per google vs amazonOltre alle funzioni "base" garantite dall'intelligenza artificiale di Alexa, gli Amazon Echo possono contare sul "supporto" di migliaia di skill realizzate da sviluppatori terzi. Si tratta di vere e proprie applicazioni che possono essere installate (abilitate, nel gergo degli Echo) sul proprio smart speaker grazie all'app per Android o iPhone. Grazie alle skill è possibile aggiungere servizi di streaming musicale e ascoltare musica da Spotify o Apple Music, di collegarsi a stazioni radiofoniche, di ricevere notizie e informazioni dall'Italia e
 dal mondo, ascoltare le previsioni meteorologiche, 
controllare i dispositivi della smart home e anche giocare con quiz e vari rompicapo.
                                                                                               
                                                                                               Funzionalità Google Home
Risultati immagini per google vs amazonNon molto differente la situazione in casa Google. Oltre alle funzionalità di Google Assistente, gli utenti possono installare nuove applicazioni – ed espandere così il novero delle funzionalità degli smart speaker di Big G – direttamente dall'app Home, l'hub di controllo ideato da Google sia per i propri dispositivi intelligenti, sia per tutti gli altri smart gadget compatibili con Google Assistente. La lista delle nuove azioni 
disponibili su Google Home grazie alle app dei partner è molto simile a quella vista per Alexa: si va dai servizi di streaming musicale alle notizie, passando per smart home e giochi.

Miglior smart speaker per la smart home
Come già detto, sia Google Home sia Amazon Echo hanno la capacità di gestire dispositivi della smart home dei produttori più svariati: sarà sufficiente installare la skill o l'estensione dallo store e poi effettuare la sincronizzazione con la rete smarte iniziare ad accendere e spegnere luci o regolare la temperatura con un semplice comando vocale. Nella gran parte dei casi, però, lo smart speaker dovrà interagire con uno smart hub grazie al quale interfacciarsi direttamente con i dispositivi. Un collegamento che può essere evitato utilizzando Amazon Echo Plus: il "maggiore" degli smart speaker di Amazon, infatti, è dotato di un hub compatibile con il protocollo Zigbee, tra i più utilizzati nell'ambito della domotica.
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Miglior smart speaker per intelligenza artificiale
Anche se Alexa ha fatto passi da gigante anche nella nostra lingua, le capacità di riconoscimento vocale e le funzionalità di Google Assistente non sono al momento paragonabili con quelle dell'assistente a intelligenza artificiale di Amazon. Se, dunque, cercate uno smart speaker per interagire con la sua intelligenza artificiale, la vostra scelta dovrà ricadere su uno dei due Google Home disponibili in Italia. Anche perché in questo modo potrete interagire direttamente con tutti i servizi di Big G: tanto per fare un esempio, potrete modificare gli appuntamenti del Calendario di Google sia a voce, sia da smartphone o da PC.

Miglior smart speaker per ascoltare musica
Inutile nascondersi: molti di quelli che decidono di acquistare uno smart speaker lo fanno anche per ascoltare musica dai vari servizi di streaming audio disponibili (non solo Amazon Music e YouTube Music, ma anche Spotify, Amazon Music e molti altri). Naturale chiedersi, dunque, quale sia lo smart speaker con la miglior qualità audio. Risposta univoca, in questo caso, non c'è: è vero che la qualità di riproduzione del Google Home Mini è migliore rispetto a quella dell'Amazon Echo Dot, ma allo stesso tempo l'Amazon Echo ha un sonoro migliore del Google Home (bassi troppo marcati per quest'ultimo). Quale comprare, dunque? La risposta potrebbe sorprendere molti: quello che preferite, per le ragioni che ritenete più opportune, ma non per ascoltare musica. La soluzione migliore, infatti, è quella di acquistare un altoparlante ad hoc per ascoltare musica e, successivamente, sincronizzarlo con Alexa o Google Assistente. In questo modo si avrà la certezza di ascoltare musica con la migliore qualità audio e poter ugualmente interagire con i vari assistenti vocali.




FONTI
https://www.fastweb.it/smartphone-e-gadget/confronto-amazon-google


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mercoledì 8 maggio 2019

I due colossi Americani si dichiarano guerra. Amazon Alexa o Google assistant chi la spunterà?



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La casa del futuro non è più un’utopia, quel luogo che siamo stati abituati a vedere nei film di fantascienza oggi è una realtà sempre più viva e presente nel nostro quotidiano.
Come molti di voi già sapranno, la domotica  è la scienza interdisciplinare che si occupa dello studio delle tecnologie adatte a migliorare la qualità della vita nella casa e più in generale negli ambienti antropizzati.

La nuova automazione domestica è in rapida evoluzione, principalmente grazie al fatto che oggi, la presenza di una rete Wi-Fi semplifica di gran lunga le operazioni necessarie per la creazione della casa intelligente, poiché ad essa possono essere facilmente collegati i dispositivi dell’abitazione.
Dal proprio smartphone è possibile spegnere una luce, attivare una lavatrice, o accendere i termosifoni per trovare una casa accogliente al nostro arrivo. 
Le aziende che oggi si dividono una parte preminente del mercato fondamentalmente sono due, non due attori qualsiasi del panorama internazionale ma due delle aziende più ricche del mondo. 
Da un lato abbiamo Google dall'altro Amazon, che si sfidano a colpi di innovazione per accaparrarsi una fetta di mercato sempre più ampia ed entrare cosi nelle case dei consumatori. 


Sia Google che Amazon per interagire con i propri utenti utilizzano degli smart speaker, ma cos'è uno smart speaker ?   

Uno smart speaker (o altoparlante intelligente) è un dispositivo che, a differenza di uno speaker bluetooth, si connette al WiFi domestico e presenta al suo interno un software che è in grado di recepire comandi vocali e rispondere/reagire di conseguenza.
Quest’intelligenza artificiale contenuta al suo interno, si presenta sotto forma di ciò che chiamiamo assistente vocale o virtuale, compagno digitale già ampiamente utilizzato nei nostri smartphone, tablet e PC (Google Assistant, Siri, Cortana, ecc). Dunque, l’assistente vocale rappresenta il cuore e cervello dello speaker e ciò che gli consente di capire l’utente e compiere le azioni richieste.

Ad oggi ne esistono di diverso tipo, sia per dimensione che per funzionalità.
Quando considererai l’acquisto di uno speaker, a parte le caratteristiche tecniche, il principale elemento che dovrai valutare sarà proprio l’assistente vocale integrato nello stesso, in quanto le funzionalità dipenderanno da questo. Google Home si basa su Google Assistant mentre Amazon Echo si basa sul software Alexa. Negli USA, al momento, questi assistenti vocali sono a loro volta integrati in alcuni smart speaker di terze parti (Sonos e Harman Kardon Allure con Alexa, JBL con Assistant). Alcuni come Sonos e Bose lo sono anche in Italia. Ci aspettiamo un vero e proprio boom dell’offerta con l’entrata in gioco, accanto a Google, Amazon ed Apple, di nuovi brand come LG, JBL, Samsung e addirittura Spotify e Facebook. Inoltre l’integrazione ormai avviene anche tra assistenti vocali: da pochi giorni infatti Alexa è ufficialmente integrata con Cortana.


Ma la domanda che poi alla fine tutti ci chiediamo è: qual è il miglior smart speaker sul mercato, Google Home o Amazon Echo? 


Innanzitutto, oggettivamente non può esserci un vincitore, perlomeno non in tutti gli aspetti. Ecco gli elementi che dovrai valutare prima dell’acquisto:


  • L’utilizzo che vuoi fare dello smart speaker e le tue priorità: vuoi utilizzare lo speaker principalmente per ascoltare musica? Oppure per ricercare informazioni e facilitare la vita di tutti i giorni? Oppure come hub per la tua smart home e quindi per controllare i dispositivi compatibili come luci, termostati, condizionatori, serrature ecc.?
  • L’ecosistema, i prodotti e i servizi che utilizzi quotidianamente: fai uso prevalentemente di prodotti e servizi Google (e.g. Google Chromecast, Google Play, Google Maps, ecc.) o sei un avido shopper e fan di Amazon (membro Prime, utente di Audible, Kindle, Prime Video, Firestick o Amazon Music)? Utilizzi prodotti e servizi compatibili con Google Home o con Alexa o con entrambi (Spotify, Netflix, ecc.)? La compatibilità sarà una leva essenziale per la tua scelta.



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Il dispositivo Google Home per esempio ha grandi potenzialità e tutte iniziano a funzionare appena si pronunciare la frase “Ok Google”. A questo dispositivo è possibile chiedere davvero di tutto dalle ultime notizie di cronaca, alle previsioni meteo, risultati sportivi sulle diverse discipline e molto altro ancora.Ci si può collegare a canali come youtube per ascoltare musica insomma una vera risorsa che si può attivare grazie ad un comando vocale.  
La risposta di Amazon a questa proposta invece è Alexa,ovvero lo  speaker vocale di Echo, quello a cui è possibile rivolgersi per chiedere di ascoltare una canzone o di dare le ultime notizie sui fatti quotidiani.Entrambi i dispositivi hanno la capacità di collegarsi al wi-fi di casa, ed è possibile azionarli con comandi vocali.
Hanno insomma tante risorse, ma allo stesso tempo anche molti limiti che li accomunano. Uno di questi per esempio riguarda il linguaggio. Durante la richiesta vocale bisogna infatti essere molto chiari e usare un lessico più semplice possibile.


Se vi è piaciuto l'articolo e siete interessati ad ulteriori approfondimenti scrivetelo nei commenti. Non dimenticate di seguire la nostra pagina.


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martedì 7 maggio 2019

Come rendere Smart l’illuminazione



Le soluzioni per le smart home oggi vanno sempre più di moda. Sappiamo bene, infatti, che la domotica rende una casa decisamente più confortevole, in quanto capace di soddisfare praticamente qualsiasi necessità di chi la abita e di ottimizzarne i consumi.

Ma, oggi, vogliamo parlarvi di uno degli aspetti principali della domotica: il controllo dell'illuminazione.

Controllare la luce, la sua intensità, l'accensione e lo spegnimento, tenere sotto controllo i consumi, tutto contemporaneamente, attraverso un'interfaccia di controllo (come un touchscreen o uno smartphone), è sicuramente un vantaggio che ognuno di noi vorrebbe avere, a casa come in ufficio.
Attraverso la gestione dell'illuminazione si può seguire l'andamento della giornata, mantenendo un adeguato livello di luce in ogni stanza a seconda della sua funzionalità, anche nel rispetto dei principi di risparmio energetico e riduzione dell'impatto ambientale. Pertanto, il modo più semplice ed economico per immergersi nella domotica è acquistare ed utilizzare le lampadine smart.
Questo perché, tra i prodotti per le smart home, proprio quelli legati all'illuminazione sono i più accessibili economicamente nonché più semplici da installare.

Infatti, rendere smart l’illuminazione della casa ormai è diventato molto facile, soprattutto grazie ad alcuni kit che permettono di avere subito a disposizione tutto quanto serve per iniziare. Ovviamente ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche, ma grazie a questi prodotti sarà possibile gestire da remoto le luci di casa, variarne temperatura e colore da una semplice app e molto altro.
La scelta del tipo di impianto domotico per l’illuminazione da realizzare nella propria abitazione dipende dunque da molti fattori, tra cui la tipologia di abitazione stessa, il gusto personale e l’effetto finale desiderato. Le possibilità di personalizzazione sono infinite, e anche dove non è possibile intervenire con un impianto completamente nuovo si possono integrare elementi di domotica su impianti luce preesistenti.

Le lampadine smart hanno subito un notevole incremento di popolarità negli ultimi anni. Ad oggi è possibile trovare sul mercato tantissimi modelli diversi, abbastanza economici da sostituire le tradizionali lampadine a incandescenza. Ma ciò che innanzitutto vogliamo spiegarvi è: 

Cosa sono le lampadine smart?


Una lampadina smart o “Smart Light Bulbs” (in inglese) è una lampada LED avente la possibilità di connettersi ad Internet, che può essere personalizzata, programmata e controllata da remoto.

L’illuminazione di una lampadina viene gestita al 100%, infatti in base al modello acquistato sarà possibile scegliere varie tonalità di colore (Luce massima, media o intermedia), decidere le lampadine che devono accendersi o spegnersi in base alla nostra posizione, selezionare il colore della lampada e molte altre caratteristiche che dipendono dal singolo modello.

Ovviamente se l’obiettivo è quello di rendere smart l’illuminazione di casa, la scelta giusta è molto semplice ed è quella di puntare sulle lampadine singole da abbinare allo smart speaker Amazon Echo Plus oppure su lampadine che si possono gestire singolarmente via WiFi o Bluetooth, anche se questa alternativa non viene consigliata in quanto risulta essere molto scomoda.
Tra le migliori soluzioni per l’illuminazione si possono considerare sicuramente le lampadine intelligenti create da Philips, azienda particolarmente attiva nel settore delle soluzioni smart per la casa, che offre un kit pronto all'uso per rendere intelligente l’illuminazione di casa. 

Eufy Lumos White – Lampadina Intelligente senza HUB


Tra le diverse varianti proposte da Philips le più apprezzate sono le Philips HUE, le quali utilizzano appunto uno (o più) “concentratori” per coordinare l’intero ecosistema, ovvero vi è un elemento che funge da interfaccia tra gli attuatori e l’applicazione di controllo.
Si tratta di un approccio collaudato e apprezzato. Ciononostante, può esistere l’esigenza di controllare singoli punti luce in modo diretto: “Eufy Lumos” risponde a questa esigenza: si tratta di una lampadina intelligente in grado di collegarsi direttamente alla propria Wi-Fi, abilitando quindi a un controllo immediato, diretto e senza la necessità di gateway intermedi.

Eufy Lumos White” è una lampadina ad emissione di luce “calda” bianca con una potenza di illuminazione massima di 800 lumen, equivalenti a una lampadina tradizionale da 60 watt. L’assorbimento effettivo è di 9 watt al massimo dell’emissione luminosa: la lampadina, infatti, è regolabile. La durata stimata è superiore alle 20.000 ore di accensione.
L’utilizzo indispensabile dell’applicazione “Eufy Lumos White” consente, tramite il cloud fornito dal produttore, di controllare remotamente l’attuatore senza bisogno di particolari configurazione da parte dell’utente. Una volta avvitata la lampadina al portalampada è necessario provvedere alla prima configurazione dello stesso tramite l’app EufyHome (disponibile per iOS e Android).
L’applicazione consente di configurare la lampadina al fine di farla accedere alla propria rete Wi-Fi e in modo tale da poter gestire, successivamente alla prima configurazione, l’accensione, lo spegnimento, la regolazione e la pianificazione delle stesse.


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sabato 27 aprile 2019

Ecobonus Domotica 2019: agevolazioni fiscali



L’Ecobonus domotica è un’agevolazione fiscale, confermata fino al 31 dicembre 2019, che prevede la possibilità di portare in detrazione dalla dichiarazione dei redditi il 65% delle spese per l’acquisto di impianti di building automation che permettono il controllo da remoto (tramite un’applicazione smartphone, tablet o pc) degli impianti elettrici e di riscaldamento, climatizzazione e produzione di acqua calda. Infatti l'obiettivo principale degli ecobonus è quello di migliorare l'efficienza energetica degli immobili e degli edifici in generale, quindi tutto ciò che comporta un significativo risparmio energetico.

A chi spetta la detrazione?
La detrazione spetta a singoli proprietari di appartamenti, proprietari di interi condomini, titolari di reddito d’impresa, professionisti.
Devono inoltre sussistere alcuni requisiti:
  • l’immobile deve essere regolarmente accatastato o in corso di accatastamento, in regola con il pagamento dei tributi e già dotato di impianti di riscaldamento;
  • il contribuente, se titolare di reddito d’impresa, deve effettuare il pagamento dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti obbligatoriamente tramite bonifico bancario o postale, indicando nella causale il riferimento alla legge Finanziaria 2007, oltre che il numero della fattura, la data e i dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico.



Quali sono gli interventi agevolabili?
Vediamo la lista degli interventi di ristrutturazione, degli impianti e dei prodotti che permettono di accedere alla detrazione:
  • dispositivi di domotica che consentono di gestire in modo automatico e personalizzato il riscaldamento, la produzione dell’acqua calda in casa, i condizionatori, programmandone accensione, spegnimento e consumo;
  • dispositivi di building automation che mostrano i consumi energetici attraverso app, tramite la lettura periodica dei dati, e che mostrano il funzionamento degli impianti e l’esatta temperatura;
  • apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche relative all'intervento di building automation;
  • pannelli solari;
  • lavori elettrici e opere murarie per far funzionare al meglio i sistemi di automazione; infatti, come molti lettori sapranno, una buona parte del consumo energetico per il riscaldamento ed anche per il condizionamento degli ambienti della propria abitazione viene in effetti sprecato a causa di una inefficace "tenuta stagna", definiamola così, soprattutto degli infissi. Gli Ecobonus 2019 permettono di detrarre dall'Irpef il 65% delle spese sostenute per la sostituzione di infissi, serramenti, pavimenti e simili, ma anche per lavori di coibentazione e tutto ciò che è ristrutturazione edilizia mirata ad ottenere risparmio ed efficienza energetica.


Detrazione massima per tipologia di intervento
Come chiaramente espresso sul sito dell'Agenzia delle Entrate "l'agevolazione è ammessa entro il limite che trova capienza nell'imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi". Vediamo la lista della detrazione fiscale massima permessa dal bonus risparmio energetico 2019 in base all'intervento effettuato.
Riqualificazione energetica: €100.000
Coibentazione, infissi, etc: €60.000
Pannelli solari: €60.000
Sostituzione impianti di climatizzazione invernale: €30.000

Regole di detrazione
La legge di Bilancio ha stabilito tre aliquote differenziate in base alla tipologia di spesa sostenuta (50%, 65%, 70%-75%). Per conoscere dettagliatamente gli interventi che rientrano nelle varie aliquote, puoi consultare la Guida dell’Agenzia delle Entrate.


Cosa fare per usufruire dell’Ecobonus?
La documentazione attestante la spesa e l’installazione dei dispositivi di domotica deve essere trasmessa, tramite l’apposita domanda, all’ENEA, ossia all’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica.

Fonti:




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