Tecnologia e comfort in casa non
sono più un semplice optional, ma un tassello
vincente nel mercato immobiliare. Secondo una recente analisi di ProntoPro.it,
almeno un quarto delle richieste di preventivo ricevute dal portale riguarda
dispositivi domotici: il 14% per comandare da remoto varie aperture e chiusure
(porte, cancelli, basculanti, tende, finestre) e il 13% per gestire in maniera
intelligente il riscaldamento. E il portale Houzz registra come il 24% dei
nuovi proprietari di casa che opera una ristrutturazione dopo l’acquisto
inserisce almeno un elemento domotico. Insomma, la domanda c’è!
Un numero crescente di persone,
infatti, sta prendendo coscienza dei numerosi vantaggi in ballo e lo
testimoniano i numeri: secondo l’ultimo Osservatorio del Politecnico di Milano,
il business è cresciuto del 23% nel
2016, raggiungendo quota 185 milioni di euro.
Ma quanto incide sul prezzo di una casa la
componente domotica?
Oltre a elevare il grado di
comfort e praticità, la casa domotica
vale in media tra l’8% e il 12% in più rispetto a soluzioni “tradizionali”,
con punte che sfiorano addirittura il 30% nel caso di alcuni appartamenti.
Questo dato arriva da una rassegna
di decine di annunci pubblicati su Immobiliare.it
che mettono in evidenza le installazioni domotiche (non solo a Milano e Roma,
ma anche in centri medi come Treviso o Parma). In tutti i casi, il prezzo di vendita si colloca nella
fascia più alta di valori, rispetto alla media calcolata dal portale per
appartamenti simili. Il vantaggio, dunque, è di circa il 10%. Anche se, nella maggior parte
delle ipotesi, è probabile che questo vantaggio derivi dalla ristrutturazione
complessiva, più che dall'implementazione della domotica in sé. Si tratta, però,
di un aspetto ormai imprescindibile per chi affronta un investimento immobiliare.
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