martedì 23 aprile 2019

IL GRANDE FRATELLO A CASA TUA: ANCHE ALEXA TI ASCOLTA !



Già in precedenza avevamo accennato ai possibili rischi della domotica sottolineando un potenziale pericolo di violazione della nostra privacy derivante dall’utilizzo di dispositivi per la domotica. 


Non si trattava di fantasia: 
ALEXA CI ASCOLTA 





Infatti, anche nella domotica, è presente un lato della medaglia non proprio rassicurante: il sospetto di essere costantemente spiati è dilagato subito dopo l’inchiesta di Bloomberg, secondo cui Alexa, assistente domestico di Amazon, registra automaticamente tutto ciò che avviene in casa, non appena il cliente pronuncia la parola di attivazione. Bloomberg scrive: “Amazon impiega migliaia di persone in tutto il mondo per aiutare a migliorare l’assistente digitale Alexa che alimenta la sua linea di altoparlanti Echo. 


Il team ascolta le registrazioni vocali catturate nelle case e negli uffici dei proprietari di Echo. 

Le registrazioni vengono trascritte, annotate e quindi reinserite nel software come parte di uno sforzo per eliminare le lacune nella comprensione di Alexa del linguaggio umano e aiutarlo a rispondere meglio ai comandi”.

Pertanto, se pensavamo che nessuno ci ascoltasse, se non un sistema di riconoscimento vocale basato su reti neurali modellate sul cervello umano, in realtà, invece, per il miglioramento di questi sistemi la componente umana sarebbe ancora molto diffusa.

Per farlo, Amazon permette ad un team di ascoltare le conversazioni che gli utenti hanno con i propri assistenti, in modo da capire i bisogni e la soddisfazione. Il tutto al fine di eliminare alcune lacune nella comprensione del linguaggio da parte di questi assistenti.

Il team è formato da aziende appaltatrici e impiegati a tempo pieno di Amazon che sono localizzati un po' in tutto il mondo: da Boston alla Costa Rica, fino all'India e alla Romania. In alcuni casi, ascoltando i clip registrati da Alexa, i dipendenti si troverebbero di fronte a registrazioni non banali. Due dei lavoratori contattati da Bloomberg, hanno detto di aver ascoltato quello che credevano fosse un'aggressione sessuale.



C'è da dire che, secondo quanto emerso, le registrazioni inviate ai revisori di Alexa non contengono le generalità e l'indirizzo completi dell'utente, ma sono associate a un numero di account, oltre al nome utente e al numero di serie del dispositivo. Allo stesso tempo, è bene sapere che all'interno dell'App Alexa attraverso la quale gestiamo i dispositivi Echo, è disponibile un'area dedicata alla privacy (la si trova nelle impostazioni). E da lì è possibile scegliere se disabilitare l'uso delle registrazioni vocali per lo sviluppo di nuove funzionalità. Di default, l'opzione “Contribuisci allo sviluppo di nuove funzionalitàè attiva.

LA RISPOSTA DI AMAZON: 
La società di Seattle annotiamo solo un campione estremamente ridotto di registrazioni vocali di Alexa per migliorare l'esperienza del cliente. Queste informazioni ci aiutano, ad esempio, a formare i nostri sistemi di riconoscimento vocale e di comprensione del linguaggio, in modo che Alexa possa capire meglio le vostre richieste e garantire che il servizio funzioni bene per tutti.

“Abbiamo rigorose garanzie tecniche e operative e una politica di tolleranza zero per l'abuso del nostro sistema. I dipendenti non hanno accesso diretto alle informazioni che possono identificare la persona o l'account. Tutte le informazioni sono trattate con alta riservatezza

FONTI:
https://www.ilsole24ore.com/art/tecnologie/2019-04-11/cosi-dipendenti-amazon-ci-ascoltano-tramite-alexa-190545.shtml?uuid=ABROCZnB&fbclid=IwAR0VE5Y-TLOUJgwRzp7GkRVfl2-TCpa3VXW7pVnXiMkNOpPX3gMnFEiwH10
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